Cosa facciamo 

Fondazione Claudio Ciai aiuta le persone con disabilità, o con storie di fragilità, a ricostruire al meglio le loro vite. Rafforza la comunità locale con progetti di sviluppo che favoriscano il superamento di barriere culturali, attiva percorsi di reinserimento sociale e denuncia cause di ingiustizia e disuguaglianza. Lavora per migliorare la vita delle persone.

Ha sviluppato grandi progetti, in pochi anni ha fatto donazioni a privati e ad associazioni di oltre 250.000 €!

Fondazione Claudio Ciai ha aiutato:

  • Luca a fare un percorso riabilitativo in Austria;

  • Cinzia ad abbattere le barriere architettoniche nel suo appartamento;

  • ha finanziato gli spostamenti di Arturo da casa al centro riabilitativo;

  • ha sostenuto più volte il gruppo sportivo dell'unità spinale di Careggi per le attività dei ragazzi;

  • l'Associazione Ass.C.A. che si occupa di persone che hanno acquisito gravi cerebrolesioni;

  • la squadra di basket in carrozzina Le Volpi Rosse;

  • ha trasformato quadri di persone disabili in una collezione di moda raccogliendo in meno di un mese 27.000 €;

  • ha dato il suo contributo affinché Federico realizzasse un video musicale per sensibilizzare sul tema infortuni;

  • ha aiutato Antonella ad acquistare un montascale che le permettesse di essere nuovamente autonoma;

  • ha creato un percorso di visite museali gratuite per persone disabili presso la Galleria degli Uffizi e presso la Galleria d’Arte Moderna;

  • durante l’emergenza Covid ha ideato l’iniziativa #SostieniUnInfermiere che ha raccolto oltre 55.000 € in soli 8 giorni per gli infermieri arrivati da fuori Toscana in supporto dei nostri ospedali.


#CiaiCoraggio

Con la nascita della Fondazione, nel 2014, iniziava sui social network il movimento #CiaiCoraggio, una nostra iniziativa per scuotere le coscienze delle persone riguardo le ingiustizie che accadono tutti i giorni nei confronti dei più deboli.

Chiunque poteva partecipare contribuendo a dare visibilità a storie che troppo spesso vengono oscurate, difendendo così i diritti dei disabili.

Sono arrivate centinaia di fotografie da tutta Italia e dall’estero, l’iniziativa è stata riportata da blog e riviste di tutto il mondo.